Monday, October 31, 2005














2) L’assassinio di Goffredo il Gobbo

Inatteso, traumatico e soprattutto poco dignitoso.

26 febbraio 1076.
Un assassinio predisposto con cura perché andasse a segno: il duca di Lorena fu trafitto (da una spada o da uno spiedo) nell’ano mentre era accucciato sulla latrina. Morte certamente atroce e senza dubbio sicura. Una morte, bisogna aggiungere, non particolarmente infrequente, a giudicare dal fatto che nel 1069 era incorso nel medesimo destino il figlio minore di Dedo I, margravio della Bassa Lusazia.
I cronisti di Montecassino parlano del medesimo scenario, di una freccia avvelenata, cosa che sembrerebbe particolarmente inverosimile (e pure inutile), e del fatto che il mandante dell’assassinio era una mandante, Matilde di Canossa, malmaritata proprio al Gobbo.

Monday, October 24, 2005


1) Il potere sui corpi dei defunti.

Proibire lo smembramento dei corpi.

Il 27 settembre 1299 Bonifacio VIII dettò ad Anagni una bolla che è divenuta celebre nella storia dell’anatomia. Il papa proibiva in essa qualsiasi procedura di smembramento del cadavere, che si rendeva alcune volte necessaria qualora la spoglia dovesse essere seppellita con una certa rapidità in una sepoltura lontana dal luogo del decesso. L’uso di fare a pezzi il cadavere e di bollirlo per estrarne le ossa e trasportarle altrove, è attestato almeno dal X secolo in Nordeuropa, soprattutto nell’area germanica.
Dato che questa abitudine era stata ormai da lungo tempo praticata in Germania - queste furono, ad esempio, le procedure seguite per le salme della maggior parte degli imperatori - è naturale che Boncompagno da Signa, uno dei più grandi maestri di retorica dell’epoca, la designi verso il 1230 col nome di “costumanza teutonica”:
I Tedeschi…tolgono i visceri dai corpi dei personaggi di rango che muoiono in
province lontane e fanno bollire a lungo i pezzi del cadavere in caldaie
apposite sino a che la carne, le ossa e le cartilagini si separino dalle ossa;
dopo di che, le ossa vengono trasportate in patria, immerse in un bagno di vino
profumato e coperte di spezie.

In breve: bisogna aspettare che le carni si separino dalle ossa in modo naturale; poi al momento buono le ossa potranno essere trasferite nel luogo di sepoltura desiderato.