20) Claudicans-ManQuando i filosofi cadono in basso"In proposito, o fuor di proposito, non ha importanza, si dice in Italia, con un proverbio comune, che non conosce Venere nella sua perfetta dolcezza chi non è andato a letto con la zoppa. Il caso, o qualche circostanza particolare, ha messo da gran tempo questo detto sulla bocca del popolo; e lo si dice dei maschi come delle femmine. Di fatto la regina delle Amazzoni rispose allo scita che la invitava all'amore: "
airista kolos oifei: lo zoppo lo fa meglio di tutti". In quella repubblica femminile, per sfuggire al dominio dei masch

i, esse li storpiavano fin dall'infanzia, braccia, gambe ed altre membra che davano loro superiorità su di esse, e si servivano di loro solo per quello per cui noi ci serviamo di esse. Avrei detto che fosse il movimento scomposto della zoppa a dare qualche nuovo piacere alla cosa e qualche punta di dolcezza a coloro che lo provano, ma ho appreso poco fa che l'antica filosofia l'ha stabilito [in particolare, è questo uno dei
Problemi di Aristotele]: essa dice che poiché le gambe e le cosce delle zoppe non ricevono, a causa della loro imperfezione, l'alimento che a loro è dovuto, ne deriva che le parti genitali, che sono al di sopra, sono più piene, più nutrite e più vigorose. Oppure che, dato che tale difetto impedisce l'esercizio, quelli che ne sono colpiti dissipano meno le loro forze e giungono più integri ai giochi di Venere. E questa è anche la ragione per cui i Greci disistimavano le tessitrici perché erano più calde delle altre donne: a causa del mestiere sedentario che fanno, senza grande esercizio del corpo."
[Michel de Montaigne, Essais, II, Degli zoppi]