
23) Passatempi
Il toro di Falaride e gustosi spuntini
Eh sì, il caro vecchio Aristotele ci dà sempre qualcosa su cui riflettere!
Questa volta ci parla delle cose che sono piacevoli per natura e delle cose che non lo sono affatto, ma lo diventano a causa della depravazione della natura, cioè gli stati abituali bestiali. Come quella femmina che, dicono, apre il ventre delle donne incinte e ne mangia i feti, o ciò di cui, si narra, godono alcuni abitanti delle rive del Mar Nero: alcuni amano le carni crude, altri le carni umane, altri si scambiano reciprocamente i figli per farne banchetto, o quello che si racconta di Falaride, incapace di trattenersi dal mangiare bambini e dai piaceri erotici più perversi.
Questi sono stati bestiali abituali, altri invece derivano dalle malattie e in certi casi dalla follia, come nel caso di quello che offrì in sacrificio la madre e poi la mangiò, o di quello che mangiò il fegato del suo compagno di schiavitù; altri sono morbosi o derivano dall’abitudine, per esempio lo strapparsi i capelli, il mangiarsi le unghie o il rosicchiare il carbone o la terra; inoltre il godere dei piaceri erotici con i maschi, sono cose che si producono in alcuni per natura, in altri per abitudine, come ad esempio in chi viene violentato da piccolo.
Certo fra tutti, Falaride tiranno di Agrigento era veramente un maestro, in confronto a lui anche il marchese De Sade fa la figura del novellino…
Certo fra tutti, Falaride tiranno di Agrigento era veramente un maestro, in confronto a lui anche il marchese De Sade fa la figura del novellino…
